"Occhio alla Voce" rivolge il suo sguardo al Togo.

Foto descrizioni del collage: sulla sinistra a mezzo busto ci sono io, Silvia Ferrari. Eccomi in posa frontale con ovale chiaro su occhi castani, chioma fluente con meches lunga fino alla base del collo, camicia bianca di seta e gilet blu, orecchino sinistro visibile, sorriso abbozzato. In alto a destra, l'icona del personale progetto pedagogico rivolto all'utenza non vedente/ipovedente chiamato "Occhio alla Voce". 
E' doverosa una premessa.
Dopo il progetto "Redazione Pedagogica" attivato su FB il 5 Febbraio 2013, il sito omonimo creato da sola (qualifica di operatore video-terminalista Office Automation) senza alcun programmatore il 16 Aprile 2015, l'attivazione di profili social a fini divulgativi (Twitter, LinkedIn, Instagram e ora Blogger) l'amministrazione di 12 gruppi FB (4 dei quali creati da zero, l'ultimo si chiama "Sportello Braille" attivo dal 16 Ottobre 2018, in cui mi affianca un valido collega editor non vedente), approdo su WhatsApp. Incrociare la disabilità visiva diversi anni fa ha dato maggiore input al mio background specialistico, è stata la mia fortuna, anzi la mia luce! Ho imparato subito a stravolgere la pedagogia divulgata in pedagogia inclusiva e accessibile pensando ai contatti non vedenti che cominciavano ad aumentare. Cosa vuol dire inclusivo? Nei caricamenti a foto descrivo in anticipo cosa compare, occhio al dettaglio è la parola d'ordine su foto e video. Quando si descrive alle persone non vedenti, niente va lasciato al caso, ciò che per noi vedenti è superfluo, banale e non degno di nota, per i non vedenti vale il contrario: tutto è da conoscere. Chi mi segue su piattaforme ormai conosce quanto mi spendo e dettaglio, avere il dono della visione e metterlo al servizio di questa nobile causa è qualcosa di speciale, unico e di un valore intrinseco immenso. Per i vedenti le descrizioni forse appaiono prolisse ma, chi vede in un secondo "cattura" la realtà, per il non vedente - per quanto i sensi vicarianti svolgano un eccellente "lavoro di squadra" - l'integrazione verbale permette accesso all'informazione laddove anche le più note app di lettura grafica siano carenti. A Giugno 2019 entro in un primo gruppo audio, dei quattro admin sono l'unica vedente e so già cosa mi aspetta: voce e occhi per loro e divento pedagogista admin audio-descrittore. Nel tempo mi affino, imparando dei concetti chiave: destra/sinistra, sopra/sotto, su/giù, avanti/dietro/centro, orizzontale/verticale, alto/basso sono parole ormai abituali per le mie audio-descrizioni su WhatsApp, che vado spedita. Quel gruppo audio iniziale (in cui sono sempre il 4° admin) mi ha fatto nascere l'idea di creare un progetto mio, fu così che nacque "Occhio alla Voce" da una personale scrematura di ben 8 nomi, del resto, quando si deve prestare attenzione, cosa si dice? Occhio alla Voce! La grafica nella seconda foto in alto a destra del collage iniziale mostra un profilo di viso neutro parlante che emette onde sonore dalla forma di parentesi tonde chiuse su sfondo blu. Di recente, grazie ad un'app ho personalizzato icona col testuale italiano e in inglese "Eye to Voice".  "Occhio alla Voce" è un valido progetto pedagogico di traduzioni audio-visive su: foto/video, live ambientali, audioletture, audiofilm, news informatiche e di supporto per gli iscritti non vedenti aventi IoS o Android come sistema operativo. Blocco il microfono e la voce diventa protagonista sul mondo visivo, cogliendone le sfumature per contestualizzare un ambiente/persona/oggetto. Dopo un anno e mezzo, tra i partecipanti al gruppo, sono entrati altri due occhi vedenti, per i quali ho fatto da "maestra", non avrei mai pensato di trasmettere quanto imparato. A inizio 2020, un iscritto non vedente mi segnalò Komi Sevon, in foto bassa a destra è in posa frontale, ovale scuro con occhiali scuri, capelli cortissimi, sbarbato, scatto outdoor all'ombra di un albero, camicia bianca, cravatta nera con disegnini sul marroncino, giacca scura. Il mio gruppo audio diventò internazionale, Komi comunica dallo Stato africano del Togo ed è Presidente dell'Associazione Togolese per la Promozione del Braille. L'impegno di Komi per i bambini non vedenti e ipovedenti è notevole, spesso ciò lo tiene lontano dal gruppo ed è giustificato. Anche Komi ha apprezzato nel tempo la mia intensa attività per i non vedenti, che mi ha coinvolto nel progetto della sua Associazione, chiedendomi la creazione di questo blog e di un documento ufficiale in cui sarò unica portavoce qui in Italia. La disabilità visiva in Africa ha percorsi differenti rispetto a noi, le difficoltà sono tante, pensando soprattutto all'accesso alla formazione e all'istruzione quali mezzi inclusivi, alle tecnologie, all'apprendimento del Braille. In successivo post, ne saprete di più, grazie anche alle foto che ho ricevuto direttamente da Komi Sevon. 
A presto...

Dott.ssa Silvia Ferrari
Pedagogista audio-descrittore digitale per non vedenti.

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